giovedì 10 marzo 2011

Sì, è un post mieloso e diabetico.

A me col mio ragazzo piace contare i "cioè" che dice Max Pezzali quando parla.
A me piace il mio ragazzo, che se sto male mi porta i viveri ma poi non s'avvicina "che sai, non te lo vorrei dire, ma sei INFETTA!" e beve la Coca Cola seduto lontano e se dice qualcosa che non va io gli porgo il mio fazzoletto usato.
A me del mio ragazzo non piace tanto che ingurgita cose senza vedere la data di scadenza, però mi sa che ha uno stomaco d'acciaio, migliore di quello che avevo per proteggermi dal "cibo" che ci passavano in convento il primo anno d'università.
A me del mio ragazzo piace che disegna e che scrive (e fa bene entrambe le cose).
A me col mio ragazzo piace anche stare il martedì a vedere Mistero, ma il film di Tarantino che lo segue no, quello proprio no.
A me piace il mio ragazzo anche se lui ascolta robe come il Club dei Dogs o roba simile e vede film tipo Star Wars o roba simile.
A me piace quando il mio ragazzo mi sorride e mi guarda in quel modo che è solo suo.
Mi piace quando fa il caffè ma lascia inspiegabilmente dentro la moka quello del giorno precedente.
A me piace che è distratto e che non si ricorda che gli schiaffetti che sta dando, sono proprio sul mio ginocchio infortunato.
A me piace fotografarlo, perché io fotografo solo cose belle e infatti io lo fotograferei sempre, anche quando dorme. Mi piace guardarlo mentre sogna e se la gente dice che non c'è nulla di più bello dell'alba, è perché non hanno mai visto lui.
A me piace quando mi chiama, perché mi piace il fatto che voglia dirmi delle cose, qualunque esse siano.

Mi piace che quando sono triste o incazzata o malaticcia, lui mi appiccica addosso una strana felicità e allegria. Mi piace che quando faccio le mie cose io le dedico a lui, quando vado alla Coop o quando disegno. Mi piace che lui un po' di parte lo è, ma non troppo. Mi piace che a volte grazie a lui io mi sento una persona migliore. Mi piace quando mi prende in giro per i miei strambi gruppi musicali che tanto mi piacciono.
Del mio ragazzo a me piace tutto, anche se mette l'olio vicino gli amari e l'aceto e il sale da tutt'altra parte. Perché io lo amo, esattamente per com'è. Per i suoi aspetti buffi e per quelli affascinanti. Per il suo aspetto e per quello che ha dentro, un universo meraviglioso e pieno di stelle brillanti. Lo amo in ogni instante, qualunque momento. E io non mi vedo con nessun'altro, se non con lui.
Perché la cosa di Platone, ampiamente spiegato anche in uno sketch Tre Uomini e una gamba per intenderci, quella delle due metà della stessa anima, sarà una roba talmente vecchia che non la scrivono più nemmeno sui bigliettini dei Baci Perugina, sarà una roba anche inventata, ma beh, io da quando ho incontrato il mio ragazzo ci credo fermamente.
Siamo la metà della stessa anima. Metà dello stesso frutto. Lui è il cielo e io la stella.

Per ricordarti ancora una volta di quanto importante sei per me,
per ripeterti quanto ti amo
affinchè non passi giorno senza avertelo detto.
E te l'ho scritto altre volte, ma lo riscrivo anche qui quello che Neruda sosteneva:
"Fai con me ciò che la primavera fa con i ciliegi"
Se io avessi tutta la poesia del mondo che mi scorre nelle vene,
scriverei esattamente come Neruda. O come Prèvert. O come Shakespeare.
E tutti i miei versi sarebbero sempre e solo per te.
Ma purtroppo non sono poetessa e nemmeno so scrivere così bene,
così tutte le parole più belle le leggerai solo quando vedrai i miei occhi.
Ti amo Giusè.

1 commento:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Ti amo tanto anch'io.
<3



:)
Non c'era molto da aggiungere se non rimanere timidamente in silenzio.
<3