domenica 27 marzo 2011

E che si dormiva un'ora in meno l'avevo notato

L'ora legale, le cinque del pomeriggio, la pioggia stanca, l'Esselunga aperta l'ultima domenica del mese, mini cactus e Van Gogh, sapori pugliesi, pentole e coltelli, bicchieri che calici sarebbe meglio, il senso della vita, non andare via uffa mercoledì è lontano, le due di notte, commenti, piccoli e grandi successi, telefilm con attori che erano bambini e che non hanno imparato a recitare nemmeno ora che hanno trent'anni, biscotti al cocco, sonno, luci da albero di Natale che vorrei tutta la parete così ché a me le magie piacciono.

E le cipolle, quella che ho fotografato e che ho tagliato per il soffritto, che non solo quelle fanno piangere, che Gibran lo diceva che deve esserci qualcosa di sacro nel sale se si trova nel mare e nelle lacrime e ci credo, che a volte le lacrime lavano, che a volte servono, che a volte sono calde e fanno male, ma che altre volte sono belle. Sono di gioia.