mercoledì 3 agosto 2011

“e se non hai come unica intenzione quella di farmi sorridere, ti assicuro che a farmi essere triste son bravissima da sola.” (Laura KoAn)

A me piacciono le conchiglie. Da piccola ne raccoglievo tante. Cercavo quelle più grandi, quelle più belle, quelle che avevano il buchino per farci un bracciale. Poi arrivava l'inverno e le conchiglie le buttavo. "Ne prenderò altre l'anno prossimo", e intanto quei gusci erano lì, nella spazzatura, tra bucce di banana e fogli accartocciati.

Il cielo qui è bellissimo. Azzurro cielo, ora so che colore è. Oggi lo guardavo dal pullman. E pensavo alla mia giornata al mare, pensavo a quanto siano complicate certe cose e facili molte altre, pensavo guardando una nuvola che la prima volta che ho mangiato lo zucchero filato è stata quest'inverno a 23 anni, pensavo alla salsedine che avevo sulle mani, pensavo alle conchiglie, sì, anche alle conchiglie, perché quante storie tra conchiglie e paguri ho interrotto per portarmele a casa e poi buttarle via.
I paguri sono dei crostacei, dei crostacei che per difendersi scelgono accuratamente la conchiglia vuota entro la quale rifugiarsi. E quando ne scelgono una, la scelgono, come si sceglie di amare qualcuno, non perché capita, non perché se ne ha bisogno, ma perché è semplicemente giusta, con i difetti che finisci con l'amare e non con il sopportare. Senza una conchiglia un paguro muore. Muore soffocato. Muore soffocato perché si disidrata dicono, ma forse soffoca perché quando uno è tanto triste che vorrebbe piangere e urlare e piangere e -resisti resisti non piangere forza coraggio non piangere non qui non ora non per questo- gli si ferma tutto lì, tutto in gola. E soffochi.
Sono animali notturni, ma vi immaginate, la sabbia di notte, il mare di notte, il cielo di notte, gli ombrelloni chiusi di notte. E un paguro che è solo. Tutta quella sabbia, non è uno spreco? Tutti quei granelli, che da soli sono nulla e che insieme formano deserti. Come si fa a trovare la conchiglia giusta tra tutte, in tutto questo, con questo buio, con quest'acqua salata che ti porta al largo? Come fai a scegliere quella che sarà la tua casa, la tua vita, in una notte sola? Basta davvero così poco per capire cos'è la cosa giusta da fare, la conchiglia giusta da amare? E quando il paguro cresce, che deve andare lontano, deve cambiare di nuovo e non ha voglia ma se non parte vorrà dire che morirà, che si allontana, che guarda ancora un'ultima volta quella conchiglia, la sua conchiglia, che resterà con la mente inerme e incredibilmente vuota, che porterà questa scena, questa qui, per tutto il resto della sua vita, questo momento triste ma necessario, questo momento in cui si deve sempre partire per cercare se stessi, per amare se stessi, per morire con se stessi, questo momento della conchiglia ferma al chiarore della luna e lui di fronte, ma già lontano, ma ancora un po' vicino. Le onde sbattano contro di loro. La conchiglia viene trascinata un po' più in là. Come se la mano di un amico la costringesse a dire"vai avanti, vieni, lui non tornerà mai più, seguimi, dimentica e sarai di nuovo felice" e se la tirasse via. E il paguro, ha capito che forse una lacrima è solo un pezzo di mare, perché aveva mare addosso ovunque, lacrime addosso ovunque. Se ne andò. La notte è pericolosa e più viva di quanto non si pensi. E questa notte, il paguro andrà via augurando a tutti, tutti davvero, di trovare la propria conchiglia, quella davvero giusta, almeno una volta nella vita.

(Scusatemi. Oggi c'è il Sole, ma è come se avesse piovuto un po'. Mi capita spesso. Ma ho gli ombrelli, questa volta)

2 commenti:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Ma perché poi questo paguro dovrebba lasciare la sua conchiglia?
Se la conchiglia è quella giusta nulla e niente potrà separarli mai.
Il paguro a volte si fa prendere dalla malinconia della notte, la conchiglia dalla vanità di un nuovo braccialetto, ma entrambi sanno che hanno un senso solo se stanno insieme.

<3

Anonimo ha detto...

Biologicamente il paguro deve cambiare conchiglia, perché lui cresce e non entra più nella sua conchiglia.
Effettivamente però, questo vuol dire che non è quella giusta. Quella giusta è l'ultima. Quella giusta è per sempre. :)
<3

Marisa