martedì 5 aprile 2011

Il prete, prima di benedire casa mia, ha fatto la cacca (quella che puzza) nel mio bagno.

Per questa immagine dovete ringraziare Giuseppe :D


*Driiin*
"Chi è?" dico rispondendo al citofono mangiando una fragola.
"Il prete per benedire la casa!"
"... Ah."
Apro. Dimentico di dire a che piano abito, ma tanto chiunque vuole farsi benedire la casa, no? Anche i filippini che vivono nel condominio, no?
Aspetto il prete sulla porta, pentendomi già un po' di aver aperto. Vedo troppi film e troppe puntate che trattano di cronaca nera. "E se fosse un assassino? Un maniaco? Un ladro?" penso. "Per fortuna che ho i capelli sporchi e sono vestita alla membro di segugio, vah." continuo a pensare demolendo la mia autostima. "Devo tenere in tasca un coltello, qualcosa, qualunque cosa." medito mentre vedo che il prete fa un sacco di casino con l'ascensore.
Piccola parentesi: il condominio in cui vivo, è caratterizzato (oltre al vecchiume e ai vicini filippini) da scale e da soffitti bassissimi, roba che uno alto 185cm deve prendere per forza l'ascensore. Se poi ha anche una circonferenza tipo quella di Peter Griffin, probabilmente rimane anche incastrato. Io sono al secondo piano.
Dunque, io mentre mi pentivo lentamente di aver aperto, vedo che lui entra rumorosamente nell'ascensore, scende al primo piano, suona i campanelli, poi riprende l'ascensore e va direttamente al terzo piano. Sì, dovevo capire dal fatto che aveva saltato il mio piano che dovevo chiudere la porta, ma invece no. Continuo ad aspettare.
A un certo punto, continua a suonare campanelli e nessuno apre (vedi, vedi quanti indizi, e io che continuo a esser sul varco, che guardo a fare Csi se poi non imparo niente dagli indizi!). A un certo punto scende a piedi. E la scena è tra le più inquietanti, perché vedo una cosa enorme, una tunica svolazzante bianca e nera ed era enorme e non si vedeva il volto e se avesse avuto, chessò, un passamontagna o un cappuccio alla Ku Klux Klan giuro che avrei chiuso la porta e ommiddio se mi beve il sangue e ommiddio sono già bianchiccia di mio e ommiddio perchè ho aperto!
Beh, arriva, mi trova, non ha il volto coperto e anzi, è anche rassicurante. "Sono i peggiori quelli che sembrano brave persone, sono i peggiori, uccidilo, uccidilo prima che lo faccia lui!" dice una delle mie personalità, quella un po' più tarantiniana. La zittisco presto e munendomi di sorriso dico:"Benvenuto!"
Entra nel mio piccolo appartamento, si presenta, Don Antonio, mi presento io, Marisa.
"Sa di un profumo maschile e probabilmente dozzinale, che prete è? Uccidilo! Uccidilo!" dice sempre una parte piccola, nera e munita di kalashnikov della mia personalità.
Il prete, Don Antonio, si avvicina e un po' imbarazzato mi dice:"Posso chiederti un favore? Posso andare un attimo in bagno? Per favore!" Il sorriso, che più che sorriso era solo denti, scema un po' e gli indico il wc.
"Armati, armati! Lui va in bagno perché sotto la sua veste ha una bomba! Anche se è biondo, può essere tranquillamente un kamikaze, noi non abbiamo pregiudizi d'altronde!" mi spiega la solita vocina crudele.
Nel frattempo, mando un sms al mio fidanzato dicendogli che c'è un prete nel mio bagno. Mi chiama, mi rassicura dicendomi che in fondo non devo temere perché sono grandicella e femmina, non sono mica un bambino! Mentre lui mi dice che gli avrei fatto uno squillo quando Padre Ralph se ne sarebbe andato, io resto sola con il prete che trascorreva un tempo infinito nel mio cesso. Io infatti ho tempo di: controllare i bollettini di pagamenti fatti per l'Accademia, annaffiare i minicactus, aprire la finestra, chiuderla, sedermi sul letto, mangiare un'altra fragola, leggere il contratto dell'Eni, inventare un modo per fermare i danni delle centrali nucleari in Giappone e andarci direttamente e ritornarci, in Giappone. E LUI ERA ANCORA IN BAGNO.
Sento che apre la finestra. "Merda" penso (non a caso) "cattivo segno."
Sento l'acqua "Dimmi che il prete non si sta lavando dove io mi faccio il bidet!"
Esce, leggermente provato ma felice. Appagato, direi. Come se avesse avuto una visione celestiale e diciamocelo, io di Vergine c'ho soltanto il segno zodiacale.
Mi fa:"Grazie, scusami, stavo ESPLODENDO, non ce la facevo più, grazie!" Usa esattamente il termine ESPLODENDO. NEL MIO BAGNO.
"Adesso, procediamo con la benedizione." Procediamo? Iniziamo, semmai!
"Preghiamo insieme." Ok, ora sono io a stare nella merda, in tutto e per tutto. Il cane mi ha mangiato i compiti, ieri ho avuto la febbre non ho potuto studiare.
"Padre nostro, che sei nei cieli..." Non la recitavo da così tanto tempo che il mio Padre Nostro è stato all'incirca cercare di trovare le rime giuste. Quindi ne è uscito qualcosa come :
"Padre Nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il tuo Nome. PREGA il tuo Regno, sia fatta la tua VOLUTTA', come in Cielo così in Terra dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri GENITORI, non ci indurre in INDUZIONE, ma liberaci dal MARE, Amen." La recitavo sottovoce ma di qualche errorino mi sa che se ne è accorto, perché era evidente che puntava il coso che conteneva l'acqua benedetta verso di me.
Ah, c'è da dire che poco prima che ESPLODESSE, aveva pure avuto il tempo di chiedermi di dove fossi. Meridionale pure lui, tra l'altro. E orgoglioso, tant'è che quando ha finito la preghiera e il rito della benedizione ha detto:"Eh... Evviva le nostre terre!" il che ha un po' sollevato la situazione nel quale Don Antonio era sprofondato. Poi, qualche chiacchiera, qualche "Mi dovrei laureare a Luglio, speriamo bene!" mentre pensavo che magari dirlo a lui portava bene (e speriamo non porti merda, in senso lato stavolta).
Felice e sollevato, mi dice dove e quando trovarlo a Messa e se ne va, attraversando il corridoio probabilmente con qualche kg in meno.

Forse, se fosse stato un ladro, un maniaco, un assassino sarebbe stato meglio.

2 commenti:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

"Merda" penso (non a caso)"

AHAHAHAHAHAHAAH!
<3<3<3

Anonimo ha detto...

Simpatica :-)