Oggi il cielo è limpidissimo. Di quello che mica esiste, che per farlo devi andare al tuo negozio di belle arti, il Salvini tipo, e dirgli:"Che colore uso per dipingere questo cielo, non uno normale, ma questo qui proprio, vedi, esci, affacciati e vedi, vedi che toni, vedi che chiaro, vedi che compatezza, senza una nuvola senza una scia senza un difetto?"
E anche il freddo pizzica, punge come un cactus nel deserto.
Secondo caffellatte della giornata. Caldo e dolce. Non capisco chi lo prende amaro. Caffellatte è una parola che si dovrebbe scrivere tutt'attaccata, che non è corretto ma che è più bello, sa più di colazione e momento sereno anche con mille problemi se scritto insieme e con due elle, una parola dolcissima che necessita per forza di una zolletta di zucchero.
Fa freddo, ma mi piacerebbe uscire, prendere delle foglie autunnali, anche quelle cadute su strada e appenderle in camera come fotografie.
Nessun commento:
Posta un commento