L'annuncio del treno.
Allontanarsi dalla linea gialla.
Guardare mille volte in quale carrozza sono mentre cammino sul binario.
Aspettare.
Le porte che si chiudono.
Io che mi sembra abbia ancora così tanto da dire, cose che non ho detto mai. Per vergogna, per pudore, per timidezza. E in quel momento vorrei dirle tutte, ma le porte si chiudono e non si sente più nulla.
Le porte sono chiuse. Il treno che prima di partire è immobile e rende tutto più straziante. Interminabili istanti e interminabili sguardi prima della partenza.
Parte.
E puoi solo guardare indietro dal finestrino.
Ridi. Ridete tutti. Che mi piace. Che rido anche io.
Anche se adesso piango.
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