giovedì 9 agosto 2012

Fuori è un mondo freddo. Qualcuno mi protegga da quello che desidero o almeno mi liberi da quello che vorrei.

Settembre è da sempre il mio capodanno. Il mio anno lo misuro da un settembre all'altro. In questo mese inizio cose e ne finisco altre e i fuochi pirotecnici ci vorrebbe adesso e non il 31 gennaio.
Quest'anno potrebbe essere il mio ultimo anno a Firenze. Non è la mia città di nascita, ma mi ha adottata e io le voglio un gran bene. Allora capisco che anche le cose non tue possono essere ugualmente parte di te, dei tuoi pensieri, del tuo modo di essere. Capisco che una città per essere perfetta non deve per forza avere il mare o le stelle chiare di notte, ma deve avere le risposte alle tue domande, una qualunque. Io non lo so ancora se ha risposto ai miei perché, forse nemmeno ce li ho dei perché. So solamente che quando arrivo, da qualunque parte, con qualunque mezzo, quando arrivo a Firenze, mi sento proprio a casa mia.
Purtroppo però il mio mondo è composto da scelte che mettono al primo posto cose che non ci sono a Firenze e forse nemmeno in Italia. Non mi meraviglierei se anche io decidessi un giorno di essere un cervello in fuga, anzi, penna in fuga. L'arte in Italia è pesantemente trascurata e io avverto questo con un forte disagio e avere un lavoro che abbia attinenza con questo mondo è un'impresa davvero ardua.
Ad oggi, nonostante mi legano a Firenze i momenti di stimoli frizzanti in Accademia (che sembra strano ma ci sono stati, però insomma sono contenta che quest'anno sia finita), le sue viuzze, i brividi di P.zza della Signoria di notte, i pomeriggi agli Uffizi quando nevica e altre mille cose che hanno contribuito a essere la persona che sono adesso, con non poco dispiacere sono pronta a prendere le mie cose ed andare, ma soprattutto a fare. Forse ha davvero ragione Baricco quando "Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto" e se sono un posto allora starò bene ovunque. Ovunque ci sia un modo per essere felici, un modo ormai antico di fare il lavoro per il quale si è studiato, una rivincita dell'arte all'Italia.
Un anno è lungo e tante cose possono accadere. Sono certa dell'esistenza della Legge dell'Attrazione, tanto lenta quanto valida. Magari tra un anno sarò qui, con una nuova fiducia e un ottimismo concreto, con tanti sogni che trovano finalmente il loro spazio nella realtà, magari a Parigi, Apricena, Londra, magari Firenze.



Sono una sognatrice, lo so.




3 commenti:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

E allora diamoci dentro con la Legge dell'attrazione <3

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

PS

Bellissimo il disegno <3

Mari_fashion designer ha detto...

Grazie <3