giovedì 30 dicembre 2010
A me del Natale piacciono solo le luci, le scorpelle e il pandoro.
Passato il Natale e anche se non c'è stato il solito, classico, formale, falso pranzo tra i parenti ho comunque avvertito la terribile, tremenda sensazione che prende chiunque alle quattro del pomeriggio del Venticinque Dicembre. Che è peggio della domenica, peggio delle giornate di primavera in cui al sole fa caldo, all'ombra fa freddo e hai il naso chiuso. Molto peggio. Ma viene una volta l'anno, quindi va bene.
Poi, tutti questi film su questo giorno... Ma quanti cazzo ne fanno? E Fantaghirò? Vogliamo parlarne? Oddio. Non avverto molto la magia del Natale in questi giorni, credo che il motivo sia perché non sono più una bambina e perché non ho sorelle/fratelli più piccoli e perché nessuno della famiglia mi fa trovare i pacchetti sotto l'albero. Fatto sta che anche nel mio paese non mi sembra si senta molto.
Comunque, finito Natale, c'è un altro dilemma: CAPODANNO.
Capodanno andrebbe festeggiato con chi si ama, e chi amo non è fisicamente con me. Mi manca, perché con lui anche stare in una stanza vuota e spoglia diventa divertente quanto un parco giochi. Mi manca perché con lui io avrei voluto fare il primo brindisi del nuovo anno. E invece saremo lontani. E sì che festeggeremmo il Capodanno a Gennaio ma... uffa.
Non voglio rattristarmi, comunque.
E per non rattristarmi non devo nemmeno pensare alla mia massa che fa concorrenza a quella della luna.
Momenti di:
Caffè nero come una notte senza luna,
Fotografie da e di,
In Puglia la notte è fonda fonda fonda
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2 commenti:
Premettendo che Fantaghirà l'ammazzerei, il nostro Capodanno sarà ogni giorno che passeremo insieme. Sarà così sulla nostra supernova, in fondo che ce ne frega delle convenzioni. Io quando ti vedo sparo sempre i fuochi d'artificio.
E l'unica cosa che la tua massa ha in comune con la luna è che è dolce, affascinante... e bianca.
<3
<3<3<3
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